Piccola analisi del voto.... e dei valori M5s

Pubblicato il 27 Maggio 2019

Quando si lavora con gli strumenti giusti, con le chiavi di accesso, con le argomentazioni toccanti e con i toni perentori, prima o poi il “guardatore” di schermi si convince. Noi italiani, in genere, siamo fatti così, restiamo a guardare per farci l’idea che più ci possa permeare… non giudico anomala la cosa, forse un po’ superficiale. Il successo della Lega è dovuto ad un’esposizione mediatica oltre misura, alla caparbia del ribadire all’infinito i temi scuoti-pancia, ma, purtroppo,  anche all’aver saputo sfruttare il palcoscenico del Governo offertogli dal M5s con il Contratto. Lo stesso Contratto che, con punti diversi, era stato offerto al PD e che il PD ha rifiutato. Gli allori possono cadere facilmente nella polvere, il 40% del PD alle scorse europee ne è la dimostrazione, è come un motore che viene spremuto nelle prime fasi di gara e, se non affidabile, cela lo spettro del cedimento prima del traguardo.  Forse un’iniezione di salvinismo  ci sta anche bene in Europa, per alcuni aspetti, ma qui in Italia bisogna stare attenti, evitando dualismi profondi e pericolosi come fascismo/antifascismo, destra/sinistra. Nell’integrità del Movimento bisogna crederci, tornando ai valori fondanti nei quali tante persone credono fermamente e sanno di cosa sto parlando, non per una sorta di ripristino della condizione che è ormai svanita, quanto per avere il giusto stimolo per

 sapersi adeguare ad una società camaleontica e cercare spazi da occupare in questa povera Italia come l’acqua fa nel suo contenitore.

Alessandro Maraone

Scritto da CerVaro5stelle

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